giovedì 19 giugno 2008

The Ghost


Ho messo le mani sull'ultimo libro di Robert Harris: The Ghost. Devo ammettere che ho un debole per questo scrittore che reputo decisamente di alto livello. C'è da dire che alcuni tratti comuni nei protagonisti dei vari romanzi inizino, dopo 6 libri, a dare un po' troppi indizi sulla trama del libro già dopo una manciata di pagine. Ma come sempre nei libri di Harris quello che affascina è il realismo con cui descrive l'ambiente sia questo l'antica Roma, un presente fantapolitico o il nostro presente. In questo libro alcuni tratti servono a riflettere sul nostro presente, sulla nostra informazione e sui dibbi di quali siano veramente gli "interessi comuni" che spesso i politici dicono di voler perseguire. Nel complesso una piacevole lettura utile per un po' di svago ma con qualche spunto di riflessione lungo il cammino.


  • And what they have in common, these bad books, be they novels or memoirs, is this: they don't ring true. I'm not saying that a good book is true necessarily, just that it feels true for the time you're reading it.

  • It isn't having power that's exhausting—it's not having it that wears you out.


8 commenti:

  1. Ha rovinato la serie di Hannibal (mio mito personale) per mero guadagno, mi sta non poco sulle balle :P

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  2. Ah no, questo è Robert, non Thomas XD (letto qualcosa, mi fa sbadigliare :P)

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  3. esh: Esatto, questo è un altro Harris. Ce ne sono 3 o 4 che scrivono. In libreria è sempre una tragedia. :-P

    LadyGladia: Dipende: il primo era in parte fantapolitica, ilsecondo era ambientato nella guerra dei codici della seconda guerra mondiale, il terzo era nella russia anni 90 ma con una narrazione parallela nel primo dopoguerra, 2 sono ambientati nell'antica roma e via discorrendo...

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  4. Ciao! Capito casualmente in questo blog e scopro un collega (sono informatico anch'io...) Bello il tuo blog. Quando a Harris (Robert) ricordo di aver letto Archangelsk, che mi era piaciuto abbastanza, poi però non m'è capitato altro sott'occhio!


    Saluti

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  5. MauroPiadi: E' un autore interessante. Direi che ha un buon livello quando si tiene al ritmo di un libro ogni 3-4 anni, quando infittisce diventa più prevedibile.

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  6. Di Harris ho letto Imperium e Fatherland. Di quest'ultimo dico qui http://menzinger.splinder.com/post/18580516/Fatherland+e+le+ucronie+nazist

    Un romanzo da leggere.

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  7. Menzinger: Diciamo che in alcuni tratti i personaggi iniziano ad assomigliarsi un po' tutti, ma le ricostruzioni minuziose dei luoghi e delle atmosfere gli riesce sempre molto bene. :-)

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