Golpe in pillole
E' triste vedere come acuti osservatori del ventre della società italiana quali sanno essere ad esempio Grillo e DiPietro siano scivolati ancora finendo a parlare di "golpe" e di "morte della democrazia". Magari il nano decidesse di fare il colpo di mano, si potrebbe facilmente mettere gli italiani davanti alle sue azioni e sperare che aprano gli occhi. Ormai invece lo schema è semplice:
- si organizza un bel polverone preparatorio in modo da far stancare la gente prima ancora che succeda qualcosa;
- si fa un porcheria indegna di un paese democratico;
- si lascia inneggiare all'abuso facendo spallucce e rispondendo "Ma va' là!";
- si insabbia la notizia in TV [tanto la maggioranza della gente crede che un TG basti ed avanzi per essere informati... -.-; ];
- si aspetta che la gente se ne dimentichi;
- lo si usa come esempio di estremismo degli "altri" (quelli "cattivi") per preparare la prossima porcheri.
Se domani è solo una virgola differente rispetto ad oggi come più essere successo qualcosa di grave? Quindi chi dice che è grave è uno che sta esagerando, un disfattista... Ma intanto si sta spostando il paletto della "
normalità" una virgola più in la. Viviamo in un golpe a puntate... al punto che ormai la gente non cerca di prevenire la loro prossima mossa ma aspetta incuriosita che si sono inventati gli autori. No, non è la morte della democrazia... anzi la stanno tenendo in coma vegetativo perché se permettessero l'eutanasia non sarebbero capaci di creare una vera alternativa. Per creare quella non basta fare le
O con il bicchiere (
dove averci bevuto per aiutarsi ad ingurgitare un Viagra in attesa delle escort) ed infilare le mazzetta in tasca, ci vorrebbero le idee... e loro gli appunti di
Gelli ed i
pizzini con i
suggerimenti li hanno usati tutti...