mercoledì 16 gennaio 2008

Why not?


Ieri riflettevo sul post precedente e sulla questione di cui trattava. Si é fatta passare la notizia come una novità, mentre nelle giuste sedi il dibattito era già in atto da tempo. I mezzi di "(dis)informazione" hanno però aspettato il momento giusto per parlarne in modo da:


  • Usare la notizia per 4-5 giorni e non di più, altrimenti la gente si annoia;

  • Incasinare la situazione fino a renderla noiosa e non interessante per il cittadino comune;

  • Mischiare e deformare le citazioni in modo da far dire alle persone quello che non hanno detto;

  • Sostituire i protagonisti con gli opinionisti ed i fatti con le opinioni;

  • Dare un po' d'aria alla bocca facendo monologhi faziosi e strumentali;

  • Dare ai solito 15-20 omuncoli di partito la possibilità di dire la loro di un'altro argomento di cui non sanno nulla.


Mi sono anche accorto che, spinto dalla faziosità e dalla palese strumentalizzazione [...Se un giorno qualcuno spiegherà alla casalinga di Voghera che letame le passano per "informazione obiettiva" e lei comincerà a rifletterci allora ci sarà da ridere...] usati per dare la notizia, anche il mio post aveva poco della calma e dell'equilibrio che l'analogo dibattito in lab aveva avuto. Stavo quasi per ritoccarlo quanto mi hanno segnalato QUESTO. Al che mi sono detto "Se sto rifiuto della società riesce a far passare la monnezza che scrive per informazione e sta ancora nell'ordine dei giornalisti allora io posso scrivere come mi pare e sentirmi comunque più equilibrato di lui." :-P


Paolo, quando pascolavi le pecore a Valle Giulia eri sulla buona strada. Perché non hai continuato quel percorso professionale? :-D

2 commenti:

  1. ciao mi sono letta un pò di post che mi ero persa ^_^.

    scusa se non ti ho risposto ieri in chat ma avevo photoshop aperto e il computer lento , ho evitato di chattare.

    alla prossima

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  2. No problem! Ero solo per dire bentornata. :-)

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