domenica 24 maggio 2009

Questo pazzo pazzo mondo della ricerca. :-P


Lo so che queste vignette parlano di un mondo a volte un po' lontano da quello reale [un dio a scelta sia ringraziato per questo], ma non posso fare a meno di segnalare il sito nella speranza che qualcuno possa farsi quattro risate. Se, come dice la leggenda, una volta un carabiniere ha capito una barzelletta sui carabinieri, allora c'è la possibilità che un non universitario possa godere di queste perle. :-D


Quando qualcuno chiede Permesso, state molto attenti prima di dire..Avanti!


Dopo anni sono finalmente riuscito a mettere le mani su questa divertentissima commedia di Billy Wilder con Jack Lemmon. Umorismo molto fine, battute veloci e taglienti, ottimo ritmo. Molto divertente anche la visione dell'Italia a cavallo tra anni 60 e 70, anche se un po' macchietta legata all'immaginario di allora oltreoceano. Che dire se non augurarvi di trovarlo per godervelo anche voi. :-)



Carlo Carlucci: While you are here, maybe you should take some mud baths.
Wendell Armbruster: No thanks, I had one on the train.
Carlo Carlucci: On the train?
Wendell Armbruster: I drank it. They call it espresso.

J.J. Blodgett: [as the helicopter is approaching the Ischia heliport] Are you guys sure this is Ischia?
Helicopter pilot: Reasonably sure, sir.
J.J. Blodgett: Because I don't wanna land in Africa!
Helicopter pilot: That would be bigger, sir.

Wendell Armbruster: Do you realize I've gone forty hours without sleep?
Wendell Armbruster: I'm gonna hit the sack and just flake out.
Carlo Carlucci: I envy you.
Wendell Armbruster: When do you sleep?
Carlo Carlucci: In the winter.

J.J. Blodgett: Maybe it's one of those Greek islands?
Helicopter pilot: No sir, Greece is wide to the left.
J.J. Blodgett: Not as long as I am with the State Department!


Carlo Carlucci: It is the lunch hour.
Wendell Armbruster: It's 2:30.
Carlo Carlucci: In Italy, the lunch hour is from 1:00 to 4:00.
Wendell Armbruster: Three hours for lunch?
Carlo Carlucci: Here we do not rush to drugstore...
Carlo Carlucci: for chicken sandwich and Coca-Cola.
Carlo Carlucci: Here we take our time.
Carlo Carlucci: We cook our pasta.
Carlo Carlucci: We sprinkle our parmigiano.
Carlo Carlucci: We drink our wine.
Carlo Carlucci: We make our love.
Wendell Armbruster: What do you do in the evening?
Carlo Carlucci: In the evening, we go home to our wives.

domenica 10 maggio 2009

Emails dall'ermo colle... ;-P


Come tutte le creazioni dell'uomo anche la poesia e la retorica bucolica vanno aggiornate ai tempi correnti per non perdere il potere evocativo e la loro attualità. Infatti stamattina mentre facevo colazione ho sentito dalla finestra aperte i primi rumori del primo tagliaerba che venivano acceso ed ho pensato...


Sabato andiamo, è tempo di decespugliare...


Poco dopo se ne sente accendere un'altro e, mentre cerco le ciambelle, mi sovviene...


S'ode a destra una sgasata di acceleratore, A sinistra risponde una messa in moto.


E pensando che la meta della mattinata è OltreVini mi vien da chiudere con...


La donzelletta vien dalla campagna,
In sul calar del sole,
Col suo fascio di dépliant
e reca in mano
Un mazzolin di biglietti da visita rosa e di viola.


Si può fare! :-O


Se dopo tanti anni di giustizia negata, di stato che protegge se stesso invece dei cittadini, di politica che usa le vicende dei cittadini invece di usarsi per esse... Se dopo anni di gente che cerca di nutrire l'odio, anni di solitudine senza risposte, anni ad allevare da sole i figli... Se dopo tutto ciò queste due donne hanno trovato la forza di stringersi la mano con serenità, allora forse per questo paese c'è ancora speranza. Speranza di levare le incrostazioni di troppi anni di rancori, le incrostazioni che tengono chiuse armadi che da troppo tempo dovrebbero essere aperti, incrostazioni che occupano ancora le poltrone del potere, potere che usano per nascondere le loro colpe o quelle di chi li controllava al tempo dei fatti.



Questo momento come dovrebbe essere, cioè un vecchio ricordo. ;-)

venerdì 8 maggio 2009

Dio esiste... Baget Bozzo è morto! :-)


Se aspettavamo un segno della giustizia divina, dell'inizio di una nuova era, di una volta rispetto a questa deriva senil-bavosa siamo stati esauditi. Ancor più della rivolta della tanto sbandierata rivolta della Veronica è la morte di questo personaggio a darci una speranza per il futuro. Il "Cappellano di Arcore" ha sempre incarnato il peggior cristianesimo becero intrecciato con la più bassa retorica di destra che però non gli vietato di vendersi al miglior offerente anche quando questo erano i socialisti.


Costanzo non mi piace. Litigammo nel '94 quando fece trovare a Berlusconi un pubblico di persone ostili. Vespa invece ha creato Porta a Porta, un capolavoro. È stato più utile lui di Costanzo. Porta a Porta è la cosa più utile che ci sia per il centro-destra.
La trasformazione dell'elettorato in pubblico televisivo ha innalzato la qualità della democrazia ed ha avvicinato la democrazia diretta a quella parlamentare, ha avvicinato così la democrazia occidentale al suo modello, la democrazia ateniese, forma originaria della democrazia diretta.


Potremo fare a meno di un personaggio così? Credo proprio di si... e con molto piacere. ;-)


lunedì 4 maggio 2009

Stuplò of our fathers. :-P


Breve post per ricordare che il prossimo weekend si terrà la 39esima edizione di OltreVini. Si ripete la scelta dello scorso anno di passare alla cornice della Certosa Cantù, decisamente più adatta alla nuova immagine che il mondo del vino oltrepadano cerca di dare di se. Speriamo anche questo piccolo passo porti nella direzione giusta. Tra le manifestazioni di contorno non edibili troviamo l'esposizione fotografica del gruppo "La Finestra" [Per maggiori informazioni chiedete direttamente a lei]. Non mi resta altro da dirvi se non... buona degustazione! :-D


Abuso a sorpresa...
...ovvero, a pensar male di fa peccato ma con lui ci si imbrocca sempre. ^^;


Nonostante il massiccio utilizzo delle nuove tecnologie in campo tricologico, resto sempre convinto che il lato più peloso del nano sia la sua carità. Succede così che, sentendo della proposta di sostare il G8 a L'Aquila, ho pensato "Uhmmm, ashamastal eton", che in antica lingua ebraica significa: "Uhmmm, qui gatta ci cova" [Uhmmm e' lo stesso in tutte e due le lingue.]


Il mio è legato al fatto che la vecchiaia tende a rendere abitudinari, ovvero "il nano perde il pelo ma non il vizio...


  • Per poter eseguire in una zona protettissima i lavori di costruzione di un approdo coperto e di un teatro greco il nostro "eroeha fatto mettere tutto sotto segreto di stato;

  • Il metodo per aggirare leggi&controlli e spartire tra amici e vassalli i lavori per il G8 alla Maddalena è stato quello di mettere tutto sotto segreto di stato;

  • Davanti alle accuse di Saviano relative al rischio di infiltrazioni mafiose nella ricostruzione in Abruzzo il primo passo è stato quello di fare leva sui senzatetto e dire che la ricostruzione doveva venire prima di tutto;

  • Poi a rincarare la dose è però arrivato Grasso a dire che manderà un pool di magistrati a vigilare sulla ricostruzione e la cosa si è fatta complicata;

Che fare a questo punto se non sfruttare un copione collaudatissimo? Il nostro eroe fa due conti e pensa: se portiamo a L'Aquila il G8 ci portiamo pure il segreto di stato che tanto bene permette di tenere lontane legge&legalità in modo da lasciare spazio di manovra per le peggio schifezze. Il brand è "New Town" ma sotto mi sa che c'è la vecchia fregatura da palazzinaro che ci rifila da 30 anni...