lunedì 11 ottobre 2010

I grandi classici


Tutti hanno quei ricordi rimasti impressi e che amano condividere con gli altri, ma trasformare il semplice racconto in un Grande Classico è un'arte non da tutti. Richiede lo stile nel romanzare, la predisposizione per l'esposizione, il piacere di condividere, la faccia tosta di ripeterla anche quando c'è presente chi l'ha già sentito mille volte [quest'ultima cosa richiede anche l'abilità di proporlo sempre in modo diverso per evitare di essere bloccati dopo 10 parole da un "l'ho già sentita 20 volte!" :-P]. Io ed il QMan siamo dei nomi importanti nel mondo dei Grandi Classici, ma devo ammettere che tra i colleghi ho trovato un esponente che, per metodicità del racconto e pervicacia nel ripeterlo indipendentemente dal pubblico, riesce a batterci. C'è un solo problema... ho raccontato di questa ammissione di inferiorità così tante volte che ormai è diventato anche questo un Grande Classico... praticamente un Grande Classico ricorsivo... Mmm, forse forse pensandoci bene ho vinto io. ;-P



Povero sventurato che ascolta il Grande Classico pensando "sarà almeno la 10a volta, mi ci gioco la testa" ;-P

2 commenti:


  1. sisi quello li' in basso a destra e' la personificazione mia e di Miri...

    RispondiElimina
  2. Zeta1977: Quello è Catillina e sta ricevendo da Cicerone la prima della Catilinae. Considerando come inizia il testo siete sicure di voler essere quel personaggio? :-P

    RispondiElimina