martedì 8 marzo 2005

Pensiamo solo alle buone intenzioni... che é meglio.


Che grande popolo che siamo! L'importante é festeggiare, qualsiasi cosa
sia, basta festeggiarla. Tra un po' dichiareremo giorno di festa anche
l'Ashura islamica [...che ad orecchio sembra un termine
milanese per la festa dell'immacolata: "la sciüra" appunto...
].
Partiamo quindi da principio:


Le origini della festa dell'8 Marzo
risalgono al lontano 1908, quando, pochi giorni prima di questa data, a New
York, le operaie dell'industria tessile Cotton scioperarono per protestare
contro le terribili condizioni in cui erano costrette a lavorare. Lo sciopero si
protrasse per alcuni giorni, finché l'8 marzo il proprietario Mr. Johnson,
bloccò tutte le porte della fabbrica per impedire alle operaie di uscire. Allo
stabilimento venne appiccato il fuoco e le 129 operaie prigioniere all'interno
morirono arse dalle fiamme. Successivamente questa data venne proposta come
giornata di lotta internazionale, a favore delle donne, da Rosa Luxemburg,
proprio in ricordo della tragedia.


Questi pensieri sono nati stamattina venendo in lab, mentre notavo la
mancanza dei venditori di arance sulle strade sfrattati per un giorno dai
venditori di mimosa. Io me li immagino questi omini che, nottetempo, si sono
fermati in una piazzola delle Milano-Mare o della Milano-Laghi per estirpare
intere piante dalla siepe che divide i sensi di marcia. Per forza la devono
vendere ai bordi della strada, quelle mimosa senza monossido di carbonio
muore! ;-P


Auguro una buona festa della donna a tutte quelle che la intendono come un
momento di riflessione sulla strada dell'uguaglianza dei sessi, nella speranza
che questo percorso possa insegnare qualcosa anche agli uomini. :-)

A quelle che vedono questo giorno come occasione per "liberarsi"
[leggi andare a cena con le amiche perchè é l'unico giorno che possono] e
per ricevere un'erbaccia puzzolente [che meriterebbe solo il diserbante]
faccio le mie più sentite condoglianze. :-(



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